Da molti anni ormai, con due tre amici che come me frequentano loro malgrado il sottobosco dell’arte pubblica, abbiamo un fitto scambio di mail. Sono proposte di “lavoro”. Il bestiario dei mittenti è variegato: associazioni dalle idee brillanti, burocrati creativi, attivisti inconsapevoli, politici camuffati. Per i “buoni” questi inviti vertono sulla presunta voglia di “rigenerare […]